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offerta speciale as 20-21
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CAMERA DOPPIA USO SINGOLA € 500,00 – CONTRATTO MINIMO 6 MESI – VALIDA SINO AL 31.07.2021
Oltre alla dotazione base (frigorifero, tv e cassaforte), la quota include dotazione di un forno a microonde e seconda scrivania.
Per ogni mese di contratto sono offerte; 4 notti gratuite nel 2° letto disponibile in camera per ospitalità di parenti del 1° e 2° grado (genitori, fratelli,nonni).
Le notti gratuite comprese se non usufruite non saranno recuperabili nei mesi successivi, nè rimborsabili. Le notti gratuite non sono cumulabili tra mesi diversi.
L’offerta include la fornitura di biancheria da letto e da bagno per l’ospite
Eventuali notti aggiuntive potranno essere richieste al costo di € 20,00 per notte (inclusa biancheria da letto e da bagno).
L’offerta non comprende tassa di soggiorno €2,30 per persone se dovuta
Si intende che ogni ospite dovrà essere prenotato e registrato presso la reception del Campus secondo le procedure di accesso e i protocolli di sicurezza previsti.
WI.FI
COLLEGATI ALLA RETE DEL CAMPUS PER STUDIARE O RESTARE IN CONTATTO CON CHIUNQUE TU VOGLIA, CAMPUS SANPAOLO È DOTATO DI CONNESSIONE WI-FI DISPONIBILE PER TUTTI I SUOI RESIDENTI.
Per connettersi al Wi-fi selezionare il nome di rete: «Campus Wifi». Quando il vostro dispositivo vi richiede la password, digitate «campuswifi2015».
Aprite il vostro browser ed effettuate la registrazione cliccando in basso su «Click Here». Riceverete via e-mail una password personale che potrà essere usata sui vostri dispositivi.
Per gli accessi successivi aprite il browser ed inserite username e password.
Connect to the Campus’ wireless network if you need to study or wish to stay in contact with friends. Campus SANPAOLO’s wi-fi connection is available to all its residents.
To connect to the wi-fi, select the name of the network: «Campus Wifi». When your device prompts you for the password, just type “campuswifi2015.” Open your browser and register by clicking on “Click Here”. You will receive a personal password via e-mail that you can use on all your devices.
For subsequent logins, open the browser
and enter username and password.
Air conditioning system
VIVERE AL MEGLIO IN UN EDIFICIO SOSTENIBILE, DIPENDE ANCHE DA TE.
LEGGI COME FUNZIONA IL SISTEMA DI CLIMATIZZAZIONE
LIVING AT YOUR BEST IN A SUSTAINABLE BUILDING IS ALSO UP TO YOU.
READ HOW THE AIR CONDITIONING SYSTEM WORKS
SICUREZZA
COSA FARE IN CASO DI INCENDIO
…Condividiamo anche alcune informazioni sulla SICUREZZA
IN CASO DI INCENDIO:
Se possibile e senza mettere a rischio la propria o l’altrui salute intervenite sulle fiamme cercando di estinguere l’incendio con un estintore o una coperta;
Circoscrivere il più possibile l’incendio, allontanando il materiale infiammabile che potrebbe venire raggiunto dalle fiamme;
Richiamate l’attenzione degli incaricati antincendio azionando i pulsanti di allarme posizionati nei corridoi;
SE VIENE DATO L’ORDINE DI EVACUAZIONE (ALLARME CON SIRENA CONTINUA):
Seguire le istruzioni fornite dagli incaricati antincendio o dai responsabili della struttura;
Dopo aver abbandonato la camera, mantenere la calma e raggiungere l’esterno del complesso senza fermarvi, seguendo i percorsi individuati dall’apposita cartellonistica;
Raggiungere il punto di raccolta all’esterno dell’edificio.
E’ FATTO ASSOLUTO DIVIETO DI:
Utilizzare l’ascensore in caso di incendio;
Fumare o usare fiamme libere all’interno delle camere;
Impiegare fornelli di qualsiasi tipo per il riscaldamento di vivande, stufe ed apparecchi di riscaldamento o di illuminazione in genere a funzionamento elettrico con resistenza in vista o alimentati con combustibili solidi, liquidi o gassosi;
Tenere depositi, anche modesti, di sostanze infiammabili nei locali.
PROCEDURE COVID
COS’È IL CORONAVIRUS
I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS).
Sono virus RNA a filamento positivo, con aspetto simile a una corona al microscopio elettronico.
I Coronavirus sono stati identificati a metà degli anni ’60 e sono noti per infettare l’uomo e alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi). Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale.
Il virus che causa l’attuale epidemia di coronavirus è stato chiamato “Sindrome Respiratoria Acuta Grave-CoronaVirus-2” (SARS-CoV-2). Secondo questo pool di scienziati il nuovo coronavirus è fratello di quello che ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di SARS-CoV-2.
La malattia provocata dal nuovo Coronavirus ha un nome: “COVID-19” (dove “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease e “19” indica l’anno in cui si è manifestata).
I sintomi più comuni di Covid-19 sono febbre, stanchezza e tosse secca. Alcuni pazienti possono presentare indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, mal di gola o diarrea. Questi sintomi sono generalmente lievi e iniziano gradualmente. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
Recentemente, l’anosmia/iposmia (perdita /diminuzione dell’olfatto), e in alcuni casi l’ageusia (perdita del gusto) sono state segnalate come sintomi legati all’infezione da Covid-19. I dati provenienti dalla Corea del Sud, dalla Cina e dall’Italia mostrano che in alcuni casi i pazienti con infezione confermata hanno sviluppato anosmia/iposmia in assenza di altri sintomi.
Alcune persone si infettano ma non sviluppano alcun sintomo. Generalmente i sintomi sono lievi, soprattutto nei bambini e nei giovani adulti, e a inizio lento.
Campus Sanpaolo ospita Viaggi Formativi e Francesco Abbate
Di fronte al dolore si è nudi, come indifesi. Dalla malattia che minaccia di annientare la vita è piuttosto la natura a salvare con una forza silenziosa ma sorprendente e vera.
Reagire al dolore, quindi, non è tanto un atto di coraggio, quanto di istinto. Eppure, sulla soglia della fine, accade che la natura biologica dell’uomo distilli e separi dalla sofferenza ciò che davvero conta, come nell’individuo così tra gli uomini, e che né istinto né coraggio potranno mai surrogare: la carità e l’amore, la fratellanza e prossimità, esperienze mature e autentiche di civiltà aldilà di ogni diritto e di ogni morale. Di fronte al dolore si è nudi, dunque, e forse per questo disposti ad accogliere e pronti a trattenere. E, nel risalire alla vita, passo dopo passo, talvolta si trova la volontà – qui sì, coraggiosa, scelta, innaturale – di trasformarlo in parola. Nasce così una narrazione: un viaggio soltanto apparentemente a ritroso, in realtà proteso al futuro e per questo carico di desiderio, speranza e bisogno di condivisione.
Dall’autore di numerosi racconti e romanzi tra cui “Mi fido di te” (Einaudi, 2017, scritto a quattro mani con Massimo Carlotto), “Chiedo scusa” (Einaudi, 2010, scritto a quattro mani con Saverio Ma-strofranco alias Valerio Mastandrea), di “Un posto anche per me” (Einaudi, 2013) e “Torpedone trapiantati” (Einaudi 2018).
OPEN HOUSE TORINO 2018
Open House Torino fa parte del network internazionale Open House Worldwide.
Creato nel 1992 a Londra, il format Open House consiste in un fine settimana in cui decine di edifici e luoghi della città vengono liberamente aperti al pubblico. Un grande evento pubblico, per tutti.
L’iniziativa promuove la conoscenza di nuovi edifici e eccellenze del patrimonio architettonico, case private, spazi solitamente inaccessibili e luoghi in evoluzione: un invito rivolto a tutti a scoprire la propria città a porte aperte. Far parte dell’inziativa 2018 è un grande riconoscimento per la nostra Resindenza Universitaria, nuova per concezione e modello di gestione che ha portato qui nel Borgo Sanpaolo una nuova centralità.
Open House Torino è parte del circuito Open House Worldwide, format internazionale di evento che si sviluppa a oggi in 35 città in quattro continenti diversi. Il concept originale del format è nato nel 1992 con la prima edizione di Open House London.
Vi aspettiamo numerosi !!
PRENOTATEVI AL WORKSHOP DELLA TORINO MINI MARKER FAIRE AL CAMPUS SANPAOLO
PRENOTATEVI AL WORKSHOP DELLA TORINO MINI MARKER FAIRE AL CAMPUS SANPAOLO
in Comunicazioni, In Evidenza, News /
Grazie alla partnership con il Fablab & Toolbox che vedrà al campus la presenza di molti Maker per la partecipazione alla prossima Torino Mini Marker Faire del 27 e 28 maggio al Toolbox, abbiamo organizzato un workshop GRATUITO e riservato ai primi 20 partecipanti e residenti del CAMPUS.
Per chi fosse interessato vi chiediamo di inviare una mail a [email protected] OGGETTO: WORKSHOP CHAT-BOT.
Una giornalista fra gli studenti
Giornalista professionista; corrispondente estera per diversi giornali italiani; attualmente capo progetti di International Help, associazione Onlus torinese dedita agli interventi umanitari nei Paesi in difficoltà per ragioni politiche o umanitarie, Adriana Fara è stata per alcuni mesi ospite di Campus SANPAOLO.
Nata ad Alghero nel 1960, ha compiuto missioni nell’Europa dell’Est, in Africa e in Medio Oriente. È esperta di questioni relative ai paesi Arabi, in particolare del Golfo Persico, sul quale ha in via di pubblicazione un libro.
Come è stata la tua permanenza qui a Campus con gli studenti residenti?
Fra impegni privati e professionali sono stata poco in residence. A ciò si aggiunga che gli orari degli studenti, condizionati dalle lezioni e dallo studio, molto spesso non collimavano con i miei. Tuttavia, con quei pochi con i quali ho avuto contatti, sono stati rapporti cordiali. Ci sono molti studenti stranieri, ma anche gli italiani che ho conosciuto e ascoltato, specie sugli ascensori, parlano un invidiabile e fluente inglese. Con loro ho avuto colloqui assai interessanti.
Dal tuo punto di vista e per la tua esperienza, quali opportunità di lavoro pensi di poter indicare a studenti come quelli che abitano al Campus?
L’esperienza insegna che i giovani hanno, in questo Paese, tre chances
La prima?
Chi si occupa di aiuti internazionali vede l’esigenza e la relativa possibilità lavorativa nel campo della logistica. Noi movimentiamo merci e attrezzature su scala intercontinentale. Ciò richiede efficienza e organizzazione, per contenere i costi e perché il materiale contenuto nei containers non si deperisca. Spesso questo richiede interfacciarsi con Ministeri, con l’Esercito, la Marina e l’Aviazione; richiede la conoscenza delle leggi e delle procedure internazionali; saper gestire i contatti con le ambasciate. Oltre il livello politico c’è quello più pratico, che implica la conoscenza dei territori di destinazione, delle loro situazioni politiche. Tutto questo ha conseguenze sui tempi dei trasporti e, di conseguenza, sui costi. Occuparsi di logistica, inoltre, è un lavoro che non si fa solo a tavolino. Offre l’opportunità di girare per il mondo per seguire i containers e controllare l’effettivo successo dell’invio. Per esperienza, chi si è occupato di logistica all’estero spesso viene scelto come esperto negli aeroporti e nelle grandi compagnie nazionali ed internazionali. Non a caso, le Poste italiane ultimamente hanno assunto logisti per i loro droni.
La seconda opportunità di lavoro?
Le nuove tecnologie, in particolare quelle legate all’informatica, sono oggi una nuova ed interessante prospettiva. Offrono occasione di applicare le conoscenze teoriche al campo pratico. Ma, almeno per i progetti che ho avuto modo di conoscere negli ultimi mesi, richiedono la capacità di lavorare in team multidisciplinari e internazionali. Sono tutti progetti condotti da ragazzi giovani ed estremamente dinamici, con formazione specialistica avanzata e, contemporaneamente, competenze allargate ad altri campi disciplinari oltre i loro propri. Per esempio: un ingegnere deve conoscere l’informatica, ma anche la storia e la storia dell’arte se lavora nel campo del restauro e della conservazione dei beni artistici. Ovvio che le lingue le do per scontate.
Hai parlato di tre opportunità di lavoro.
Sono una giornalista. Sono attenta alla comunicazione. Oggi sempre di più le pagine di giornali sono scritte da esperti che non sono giornalisti ma che sanno comunicare in modo semplice e divulgativo. Per fare una pagina basta un redattore che faccia la «cucina», ma ci vogliono specialisti che trattino gli argomenti. Non sempre però specializzazione e divulgazione vanno insieme, e bisogna svilupparne la capacità. Dall’altra parte, divulgazione e semplificazione rischiano di scadere in banalizzazione. Per questo ci vogliono degli specialisti divulgatori.
Ora che lasci il Campus dove ti rechi?
Vado in missione a Beirut appena sarà possibile, ma è la pubblicazione del mio primo libro che mi assorbe in questo momento. Non conosco l’effetto che farà sulle persone, ma sono certa che per argomento e per denuncia resterà nel cuore di tante persone.